“Città della Poesia” – Intervista a Simone Mestroni

“Città della Poesia” – Intervista a Simone Mestroni

La lettura ci insegna ad accrescere il valore della vitavalore che non abbiamo saputo apprezzare e della cui grandezza, solo grazie al libro, ci rendiamo conto.”
Questa citazione di Marcel Proust non poteva certo tenere conto che la lettura e l’avvicinamento alla letteratura potevano avvenire in modo insolito e originale come quello di Simone Mestroni e andare oltre il libro.
In questa intervista vi raccontiamo il progetto “Città Della Poesia” di Simone Mestroni che porta nel cuore il desiderio di avvicinare alla letteratura TUTTI, superando le convenzionalità, realizzando volti di scrittori e scrivendo poesie sulle saracinesche e sui muri della città di Udine.
Una proposta artistica originale nel contenuto, nello scopo e nella forma. In un’epoca in cui tutto scorre velocemente, l’artista ci cattura con l’immagine, ci fa fermare e riflettere lasciandoci un frammento di letteratura nel cuore. 

E’ nata prima la passione per i murales o la letteratura?
“Ovviamente per la letteratura. Il mio progetto si chiama “Città della poesia”. Va da sé che senza prima un’esperienza letteraria non avrei potuto fare una proposta artistica”.Quando e come hai deciso di trasformare le tue passioni nel tuo lavoro?
Tutto è cominciato gratuitamente. Mi presentavo dai commercianti del centro storico che possedevano delle saracinesche e spiegavo loro che volevo portare la poesia alla portata di tutti attraverso la pittura. E’ solo con il progredire del progetto, in termini di successo, che mi sono ritrovato a farne un lavoro”

Piazza S.Giacomo (Udine)



Il tuo progetto “Città Della Poesia” come nasce?
“Città Della Poesia è una risposta agli aspetti oscuri del presente. E’ l’alternativa allo “stupidume” moderno, alla talvolta spigolosa e rozza quotidianità, sia nei modi di esprimersi che in quelli di atteggiarsi.
A tutto questo ho risposto creando un contro altare che rappresentasse l’esatto opposto.
La delicatezza delle parole, la sinuosità dei mezzibusti di chi le ha scritte.
Un progetto che ha, però una finalità didattica ben precisa, vale a dire quella di catturare l’attenzione dell’uomo della strada, presentandogli versi e autori della poesia che magari non conosceva, dando così la possibilità di imparare qualcosa di letterario anche a chi non frequenta librerie, università e i vari luoghi adibiti alla cultura.
Un progetto ambizioso, se pensate che siamo uno dei paesi che legge di meno in Europa”.

Come scegli le frasi e gli autori da rappresentare?
Quasi sempre chi mi commissiona un lavoro mi lascia libertà di scelta e a quel punto soddisfo i miei gusti personali. Tendo a presentare autori sì di importanza nazionale o mondiale, ma comunque meno noti. Questo affinché si possa generare una conoscenza in più.
Tanti conoscono Alda Merini. Pochissimi conoscono Cristina Campo. Tanti conoscono Alda Merini. Pochissimi conoscono Cristina Campo. Io per far valere il mio principio di didattica, vale a dire quindi un principio di insegnamento, propendo a dipingere la Campo perchè sicuramente poco nota.

Preciso che quando parlo di insegnamento lo faccio senza presunzione, ma è la parola giusta per descrivere l’obiettivo di Città Della Poesia, che ripeto, è quello di far apprendere la letteratura ai passanti.

Le parole possono cambiare il mondo?
“Niente può cambiare il mondo se non lo sviluppo tecnologico; Il resto sono concetti fiabeschi. La poesia, la bellezza, l’arte, sono tutti ricamini cui ci piace credere. Sono un ragazzo molto concreto, tuttavia ammetto che la parola può cambiare e salvare un singolo individuo”

Via Planis (Udine)

Che cosa significa per te far parte del team Valory?
Valory è come Città Della Poesia, una scelta alternativa su un sentiero sicuramente meno illuminato, perché più impervio, dove ci si incammina se si hanno degli interessi positivi.
Una piattaforma dove una volta tanto non vi è spazio per aspiranti influencer  e spassionati. In Valory ho visto tanti ragazzi per bene che ti fanno credere che c’è del buono in giro”

Live Valory (Bologna)

Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Io non ho progetti. Ho il progetto; fatto e finito.
Quello che c’è da fare è divulgarlo, farlo comprendere e riuscire a coinvolgere.
Per capirlo bisogna vedere in Città Della Poesia il solco che traccia d’innanzi ad un futuro che non promette che decadenza culturale, una trincea di resistenza letteraria, dalla quale bisogna però saper anche uscire per brandire il messaggio.
“Mi aspetto che soprattutto le amministrazioni capiscano che quello che faccio non sono dei disegni, ma una battaglia per tenere in vita quello che fu scritto e la memoria di chi lo fece”.

Simone Mestroni – Città della Poesia | VYoung Stories

Simone Mestroni – Città della Poesia | VYoung Stories

ValorY App è un progetto innovativo di supporto alla crescita personale e professionale dei giovani attraverso una piattaforma digitale ideata ad hoc, supportata costantemente da un team di professionisti a disposizione dei ragazzi, e mediante attività ed eventi “live”.

Il progetto, che non è solo una APP ma ha una forte componente di attività concrete per aiutare i giovani a trovare percorsi di apprendimento e orientamento più adatti a sviluppare una maggiore consapevolezza delle loro abilità e della loro vocazione, con l’obiettivo di contribuire a migliorare il loro benessere e ad avviarli con successo al mondo del lavoro, combina Virtuale e Reale.

Il protagonista di questa intervista è un ragazzo con un talento unico: Simone, in arte @citta_della_poesia! Ecco la sua storia: “Poeta di strada dal passato burrascoso. Proveniente dal quartiere popolare “Di Giusto” di Udine est, abbandona la scuola a sedici anni per ritornarci a ventidue per recuperare la propria vita a seguito dell’ennesimo guaio giudiziario. 

 
 
 
 
 
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Simone, poeta di strada: Città della Poesia.

Appassionato di movimenti di strada giovanili e di poesia, decide di coniugare i vari aspetti delle sue esperienze di vita in un progetto di poesia artistica e riscoperta culturale, che parta dalle strade di centri storici e periferie”. Lo abbiamo intervistato in esclusiva qui su ValorY App!

ValorY: Come hai conosciuto ValorY App?

Simone: Ho conosciuto ValorY attraverso la sua ideatrice, che spiegandomi il progetto, mi ha subito suscitato interesse.

ValorY: Come ti ha aiutato ValorY a far emergere la tua passione ed il tuo talento?

Simone: ValorY è una bella opportunità. Una vetrina in più nel mondo social per farti conoscere e interagire con gli altri!

ValorY: Cosa pensi di ValorY?

Simone: Penso che ValorY sia il lato positivo dei social; qualcosa che metta in risalto le capacità anzichè l’aspetto delle persone. Un’app moderna ma dai presupposti in controtendenza.

ValorY: Perché consiglieresti ai tuoi coetanei di unirti al ValorY World?

Simone: Perché è un’opportunità. Uno spazio dove mostrarsi e confrontarsi, protetto da un concetto fondamentale: io so fare qualcosa e lo condivido col mondo.

 

Scarica ora l’App! Clicca QUI!

 

Cos’è ValorY App?

ValorY App è una piattaforma digitale, la prima del suo genere in Italia, che si configura come una app per smartphone, scaricabile gratuitamente per sistema operativo Android o iOS, che offre una guida a 360° per rispondere ai dubbi e ai bisogni di adolescenti e preadolescenti, ma anche di persone più adulte. Lo scopo della app è diventare dunque il luogo di interscambio di riferimento per le nuove generazioni, in cui trovare idee, suggerimenti e consigli personalizzati per valorizzare le proprie passioni e interessi; confrontare le proprie storie con quelle dei coetanei; partecipare a contest collegati allo sviluppo di percorsi professionali e professionalizzanti, ma anche trovare un supporto di professionisti psicologi iscritti all’Ordine, che hanno aderito alla fase test del progetto a titolo gratuito e che saranno disponibili per supportarli e motivarli, aiutandoli a incrementare la fiducia in se stessi e negli altri, attraverso consulenze erogate nel rispetto del loro anonimato. Target principale della App ValorY sono i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 26 anni.

L’altro target sono Aziende, Enti, Associazioni e Istituzioni che hanno a che fare con i giovani e che sono alla ricerca di nuove modalità di interazione con loro per: capire meglio le abitudini e le esigenze dei giovani consumatori; testare nuove idee di prodotti o servizi pensati per loro; cercare nuove idee per sviluppare nuovo business; trovare nuove risorse umane.

 

 

 
 
 
 
 
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