Il disagio giovanile e in particolare forme di malessere psicologico come depressioni, schizofrenie, disturbi d’ansia, patologie severe, sono un fenomeno in triste aumento tanto da aver suscitato l’attenzione di personaggi internazionali di spicco come la popstar e attrice Lady Gaga, che nei giorni scorsi ha lanciato un programma pilota destinato agli studenti di 28 scuole superiori americane per sensibilizzare gli adolescenti verso questi fenomeni e imparare a riconoscerli. Anche il principe Harry, accanto alle numerose iniziative a sostegno della salute mentale che già appoggia insieme al fratello e futuro re d’Inghilterra, il principe William, ha recentemente avviato una collaborazione con la celebre star della tv americana Oprah Winfrey per realizzare una nuova serie televisiva che tratterà il tema della salute mentale e verrà trasmessa nel 2020 sulla piattaforma streaming Apple TV.

 

Entrambi i progetti vogliono puntare a combattere lo stigma che di frequente è connesso alla tematica della salute mentale, aumentare la consapevolezza sul fenomeno e portare a una società più aperta e empatica nei confronti di chi soffre di queste patologie. Molto spesso, infatti, chi vive situazioni di disagio psicologico non le esterna per il clima di pregiudizio che circonda le “malattie mentali” e la tendenza a giudicare e isolare chi ne è affetto.

Anche in Italia il fenomeno della salute mentale e del malessere psicologico dei giovani sta suscitando attenzione. Nel corso del trentennale della professione degli Psicologi celebrata a Roma, l’Ordine degli psicologi ha sottolineato come l’invecchiamento della popolazione e la scarsa dotazione di risorse al settore della Scuola pubblica rischino di aggravare ulteriormente la situazione perché influiscono sulla distanza tra genitori e figli, già forte di per sé durante l’adolescenza, e sul tempo che gli insegnanti possono dedicare agli alunni per affrontare questioni che vanno al di là della mera didattica. E i problemi connessi alla salute mentale vissuti in età infantile o adolescenziale influenzano profondamente il benessere negli anni a venire e incidono sull’equilibrio dell’individuo. In Friuli Venezia Giulia sono ben 20mila le famiglie che ogni anno si rivolgono ai servizi pubblici di salute mentale per forme depressive, schizofrenie, disturbi d’ansia, patologie severe in diverse fasce d’età.  (attenzione sono dati che uniscono sia i prob di giovani che vecchi).

In questo contesto, alcuni mesi fa è nato ValorY App un progetto innovativo di supporto alla crescita dei giovani  attraverso una piattaforma digitale ideata ad hoc, supportata costantemente da un team di professionisti a disposizione dei ragazzi. La piattaforma digitale, la prima del suo genere in Italia, si configura come una app per smartphone, scaricabile gratuitamente per sistema operativo Android o iOS, che offre una guida a 360° per rispondere ai dubbi e ai bisogni di adolescenti e preadolescenti, ma anche di persone più adulte tra cui i NEET (target 18-29 anni).

Nel corso dei primi 6 mesi, Valory App ha già all’attivo circa 200 Live Chat  con ragazzi e ragazze che hanno utilizzato lo strumento VALORY HELP per cercare un supporto professionale; dall’altra parte infatti hanno risposto professionisti psicologi iscritti all’Ordine FVG, parte attiva del progetto a titolo gratuito, che hanno il compito di aiutarli a sviluppare  fiducia in se stessi e negli altri, attraverso l’ascolto gestito nel rispetto del loro anonimato. Anche il CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi) ha dato il suo supporto al progetto allineandolo con le Linee Guida per le prestazioni psicologiche via internet e a distanza, pur trattandosi il medesimo di un servizio di primo ascolto e orientamento. 

Oltre al supporto psicologico, gli utenti della App, possono usufruire sempre gratuitamente anche percorsi di apprendimento e orientamento più adatti a sviluppare una maggiore consapevolezza delle loro abilità e della loro vocazione, con l’obiettivo di contribuire a migliorare il loro benessere anche attraverso la realizzazione professionale.

Perché una App? Perché le applicazioni digitali sono sempre più presenti nella vita di tutti e perché il web, utilizzato in maniera scorretta e approfittando di lunghi periodi in cui non aveva restrizione alcuna, ha contribuito a minare ulteriormente la salute mentale delle fasce più fragili, che, costantemente connesse, hanno incrementato il loro livello di disorientamento di fronte a situazioni che mescolano realtà e invenzione, che esaltano l’apparenza o che addirittura approfittano dell’anonimato per bullizzare chi non è “conforme”.

La Nascita del Progetto e il Team – Il progetto ValorY nasce da un’idea di Simona Dell’Utri – imprenditrice esperta di marketing e comunicazione, new business developer, coordinatrice di team tecnici ed esperta di sviluppo progetti innovativi – che, di fronte a un contesto in cui i giovani sono iperconnessi alla rete ma al contempo sempre più isolati, in cui hanno potenzialmente tantissime informazioni ma apparentemente non riescono a gestirle in maniera che siano per loro utili, ha deciso di partire dal mondo dei social network per creare uno strumento nuovo che potesse essere di reale supporto ai ragazzi. Per questo motivo insieme a Alessandra Luisa Averna, studentessa esperta in gamification e gestione di social network, Antonio Giuliani, agente di commercio con una lunga esperienza di sviluppo di reti di vendita in diversi settori ma anche con un curriculum di insegnante di musica e educatore sociale con giovani problematici, Carlo Partipilo Papalia, libero professionista, consulente in formazione, già responsabile delle risorse umane interne ed esterne, della gestione contabile-finanziaria nel settore bancario e di consulenza e coaching formativo e personale, ha fondato BeValory Srl, una start-up innovativa attiva nel settore della new technology a vocazione sociale, con cui dare concretezza all’idea e in generale fornire consulenza e strumenti digitali  per la formazione personale e la gestione di servizi integrati per le Imprese Private, Enti e Associazioni che operano nel comparto Istruzione, con l’obiettivo di incrementare il valore dell’apprendimento, dell’orientamento e del benessere a 360° dei giovani, dalla i-Gen ai Millennials. 

I Partner di Valory App – ValorY App è stata realizzata in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia per la parte di Live Chat con un team di professionisti selezionati; il Centro Studi Erickson ha messo a disposizione l’utilizzo del test Q-PAD di sua proprietà, per fornire agli psicologi un profilo degli utenti che accedono al servizio. ValorY App sta inoltre stringendo contatti con ulteriori realtà per fornire ai giovani opportunità e informazioni utili a 360°. Sono già in via di definizione accordi con alcune Università italiane per attivare dei percorsi di ricerca e analisi dei risultati apportati dall’utilizzo dell’APP, con l’Istituto Mindfulness e la sua fondatrice, Bianca Pescatori; PassodopoPasso Comunicazione di Umberto Labozzetta, Docente all’Università Cattolica di Milano nel Master in Comunicazione Musicale per la Discografia ed i Media nonchè già direttore di importanti società radiofoniche, Scuola Zoo, il portale di riferimento degli studenti e per gli studenti, nonchè Associazioni di rilevanza nazionale come U.N.I.T.A.L.S.I. che coinvolge migliai di giovani nel mondo del volontariato.